Le antiche famiglie di Foza (Alberto Alberti)
Le antiche famiglie di Foza
Attorno al XII secolo un folto gruppo di montanari/boscaioli (Zimbern>Cimbri), forse già imparentati fra loro, emigrarono direttamente dalla Germania, in particolare dalla Baviera sud-orientale, richiamati dai potentati del luogo, dai Vescovi di Padova ai loro feudatari gli Ezzelini.
Ebbe così inizio la gloriosa storia della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni e dei suoi abitanti i Cimbri.
Ai primissimi tempi della storia di Foza si possono infatti ascrivere un ristretto gruppo di famiglie originarie, di solito stanziate nella località da cui presero successivamente il nome:
- de Foza, importante famiglia feudataria del vescovo di Padova, con feudi a Foza, Enego e Rotzo;
- a domo = dalla Casa, probabilmente nei pressi del centro di Foza, ovvero Piazza;
- a trata = dalla Trata, località nei pressi della Labental;
- a campo = dal Campo, tra la Piazza e Labental;
- a puvelle = dal Pubel, contrada a sud di Foza;
- a stoana = dalla Stona, antica contrada e colonnello a ovest di Foza;
- sutor = Sartore (dal mestiere ereditario nella famiglia);
- Peranzani
In questo primo periodo (XIV-XV sec.) il nome della famiglia derivava regolarmente dal luogo di residenza. Successivamente (II metà del XV sec.) tali cognomi vennero abbandonati e soppiantati dai patronimici.
Da questi primi ceppi derivarono appunto nella II metà del ‘400 le attuali storiche famiglie fozate (tutti i successivi cognomi sono di origine patronimica, ad eccezione dei Badaile):
- i Peranzani (estinti) con i successivi, furono gli unici a preservare il cognome originale;
- gli Stona, e da essi i Lunardi;
- dai Domo i Contri;
- dai Trata i Badaile (estinti) ed i Guzzo;
- dai Campo i Martini e i Menegatti;
- dai Puvelle i Rigo (estinti);
- dai Sutor i Cattagni (estinti);
e ancora da collegare ai precedenti ceppi:
- gli Alberti; i Baido e da essi i Lazzari e i Lazzaretti;
- i Ceschi, da cui i Biasia ed i Longo, successivamente Marcolongo;
- i Rodeghiero (subito emigrati ad Asiago e più di recente rientrati).
Ad un terza fase (fine XV - metà XVI sec.) risalirebbe l’origine di altre antiche famiglie, di antica immigrazione:
- i Cappellari da Enego;
- i Girardi da Gallio per cui si denominarono Gheller;
- gli Honraich, direttamente dalla Germania, da cui gli Oro e i Chiomento;
- gli Omizzolo (forse dal Feltrino o da Enego);
- i Faganello;
- i Grassi di Valstagna/Carpanè, per cui si denominarono Carpanedo.
Viceversa alcune famiglie fozate emigrarono in altri centri cimbri: ad Enego i Baido e Guzzo; a Gallio i Lunardi e Martini; ad Asiago i Rodeghiero; a Rotzo i Menegatti e forse gli Alberti.
Il cognome Pretto di Pedescala deriva infatti dal cimbro Precht / Brecht equivalente di Bert. Ma se per i comuni confinanti e vicini rientra nella norma uno scambio reciproco di popolazione (si vedano appunto Enego e Gallio), differente è la situazione della lontana Rotzo dove si potrebbe riconoscere un legame tra quelle famiglie colà emigrate (Alberti e Menegatti) e quelli di Foza (illi de Foza), ovvero la famiglia feudataria del vescovo di Padova.
Ad una quarta ed ultima fase appartengono quella famiglie di recente immigrazione (XVIII-XIX sec.): Agostini (da Enego); Caberloni (forse da Valrovina); Cortese (da Conco/Rubbio); Cristiani (da Strigno); Grandotto (da Rossano); Munari (da Gallio); Paterno (da Scurelle); Scotton (da Gallio); Smaniotto (da Grigno).